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Pensioni, Ocse: “Le mamme italiane tra quelle più penalizzate in Europa”

Creato il 01 dicembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Il mercato del lavoro e il sistema pensionistico non stimolano le donne a dedicarsi alla cura dei bambini. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Ocse “Pensions at a glance”.

maternità mamma figlio

Pensioni, Ocse: “Le mamme italiane tra quelle più penalizzate in Europa”. L’Italia è – insieme a Germania, Islanda e Portogallo – il Paese europeo dove una donna che trascorra cinque anni fuori dal mercato del lavoro per badare ai propri figli subirà, una volta in pensione, le conseguenze più pesanti in termini di abbassamento dell’importo dell’assegno, laddove in almeno un terzo dei Paesi Ocse una “aspettativa” quinquennale non avrebbe il minimo effetto sui trattamenti pensionistici futuri. Ciò deriva in parte dai meccanismi incentivanti presenti nel sistema italiano e tedesco, i quali fanno sì che una madre di due figli che scelga di restare il suo posto riceva una pensione più alta in futuro, spiega l’organizzazione di Parigi.

L’Italia, aggiunge l’Ocse, è inoltre uno dei membri dell’Ue (insieme a Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca) dove si registra il tasso di occupazione minore tra le donne con almeno tre figli, tasso che nel nostro Paese viene definito “molto basso”. Il periodo di congedo per maternità concesso alle lavoratrici italiane, emerge ancora dal rapporto, non solo è abbondantemente inferiore alla media Ue ma è accompagnato dalla scarsità di forme di congedo parentale per gli uomini. Se, ad esempio, una neomamma italiana avrà gli stessi giorni di maternità di un’olandese, il marito di quest’ultima avrà un periodo di congedo analogo a quello della moglie, laddove un italiano appena diventato padre può assentarsi, in media, per appena un giorno. In compenso, però, l’Italia, è tra i pochi Paesi a concedere contributi figurativi per chi ha figli a carico, anche qualora non interrompa l’attività lavorativa, contributi destinati a crescere con l’aumentare del numero dei figli. (AGi)


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